sábado, 21 de julho de 2012


GESU E LA PREGHIERA


“Poi la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se andò in un luogo deserto; e la pregava”
(Marco 1:35)
Inizio: Gesù dal primo giorno che apparve in Galilea e se mise a predicare visse una vita di preghiere!! Egli mai ha trascurato questo punto rilevante della  fede cristiana. Dopodiché  non è possibile essere un vero discepolo senza che si renda conto del valore  che c’è in essa.   Comunque,  la domanda che cosi viene fuori  mentre guardiamo  Gesù e la Sua vita di preghiera è: Perché Gesù pregava? Cosa glielo spingeva ad una vita cosi dedicata   a questa importante parte  della  spiritualità? Secondo me, la ragione centrale è perché  “la preghiera è l’atto onnipotente che mette le potenze del cielo alla disposizione degli uomini” (Henri Lacordaire)
PERCHE’ GESU NUTRIVA UNA VITA DI PREGHIERE?
1-      PERCHE’ CONOSCEVA LA GIOIA DI VIVERE CON IL PADRE ETERNO. (Mc.1:35)
Secondo Egli, la preghiera era  il mezzo per cui si può  capire la gioia che ci sarà nell’eternità! Non  ce n’era niente più godevole  che   la gioia d’essere davanti al trono del Padre! Se ne andava al deserto a pregare,  però senza mai sentirsi  da solo! (Mc.1:35)
2-      PERCHE’  DOVEVA DECIDERE SU COSE RILEVANTE  ALLA  SUA MISSIONE DI VITA.(Lc.6:12-13)

Prima di andarsene ai suoi per scegliere coloro  sarebbero  i supporti  della chiesa, rimase in preghiera tutta la notte senza stancarsi mai! Gesù poteva fidarsi la missione ai suoi, non perché soltanto ci credeva a loro, ma perché la loro missione divenne sicura per mezzo di tutta la notte di preghiera.  Tante cose che  ci rende sconfitti  è per ragione che abbiamo trascurato questo principio sacro. Gesù pregava prima, dopo agiva. Invece noi, facciamo delle cose prima (sempre ci sbagliamo) dopo preghiamo a Dio per le risolvere! “La preghiera è il sudore dell’anima” -Lutero

3-PER  DISCERNERE LE TENTAZIONE  DEL MONDO  (Lc.22:40)

IL mondo è un palco  ove si crea le fantasie per illudere l’umanità. Tutto ciò che il mondo offre riguarda al volere della natura peccatrice che abbiamo! La natura umana senza lo Spirito Santo è nemica di Dio! La preghiera è  la via per cui   ci si può  capire la malvagità  del mondo al cospetto di Dio.

4-PER COSI ESSERE IN GRADO D’AFFRONTARE  IL DOLORE  DELL’ESISTENZA UMANA. (Mt.26:36)
Gesù non mai detto che  la vita era qualcosa  leggera, anzi disse che ci sarebbe dei dolori.  Che l’esistenza era una valle di lacrime e che soltanto per mezzo della preghiera non  la faremo a meno. Prima d’andare alla croce rimase in  profonda preghiera! La preghiera, ogni tanto non ci libera delle piaghe , ma ci rende forte per sopportarle in  sicura fede!


5-  PER INTERCEDERE PER COLORO CHE SONO COLPITI  DELLE TRAPPOLE SATANICHE! (Lc.22:32)
Gesù era davvero meraviglioso! Mentre ce n’era  una missione  eterna, era capace di  riconoscere  la debolezza umana nei confronti delle tenebre! Pregò  per Pietro affinché esso fosse stato libero della trappola del maligno! Lo sapeva bene che senza la Sua preghiera Pietro non ce la farebbe mai!  Ha anche pregato per l’unità spirituale della chiesa! (Gv.17:9). Comunque, la cosa più bella della vita di preghiera di Gesù, riposa sul fatto che ha sempre avuto  le risposte  positiva del Padre!

6-  PER  SOPRAFFARE  LE FORZE DI  SATANA (Mt.17:21)
Gesù ci insegna che  non si scherza con i demoni! Loro sono le forze di satana. Dunque, c’è solo un modo per cui  ci si può vincerli,  e cioè per mezzo della preghiera! La ragione sembra ovvia:  la preghiera ci avvicina a Dio, quindi  i demoni non ci riescono ad avvicinarsene! Quanto di più ci siamo accanto a Dio  nel segreto della preghiera, altrettanto saremmo in grado per mezzo di Cristo sconfiggere  satana!

VALUTAZIONE PERSONALE:
-          Come va la sua vita di preghiera?  Forse l’amore che dici nutrire per Dio si diventa nulla quando messo in confronto per il tempo che dona alla preghiera!
-          La preghiera è  una grazia  versata su coloro che hanno trovato Dio!  La preghiera si diventa un vero inferno per coloro che non sono nati  da Dio, giustamente perché in essa c’è il proprio Dio!

Pr. Miqueias Vizoto
21.07.2012 ( Vicenza)



domingo, 4 de dezembro de 2011

RAVVEDETEVI


RAVVEDIMENTO COME UNO COMMANDAMENTO DIVINO
Atti. 17:30-31

Ravvedimento: Parola grecca “Metanoia” ( meta= cambiamento più nòia= mente). Quindi ravvedimento è una decisione della mente che ne prendiamo con la consapelovezza dei nostri errori.

Tre punti da considerarne:
1- Ravvedimento è un'opera di Dio – praticamente la Bibbia dice che n'è un dono da Dio.
2- Ravvedimento è un commandamento – Dio ci ordina da ravvederci (Att.17.30)
3- Ravvedimento è fondamentale per inniziare la vita cristiana.


IL FALSO RAVVEDIMENTO

1- Rimorso: Appena una tristezza provata senza nessun tipo di consapevolezza rispetto ai livelli dell'offese comesse. La persona che ne ha rimorso non considera quelli che si sono offesi.

2-Paure delle conseguenze: ci sono quelli che ci fa vedere un tipo di cambiamento, però il motivo di esso è appena la paura delle conseguenze. Quindi lo scopo rimane essendo la propria persona.

3- L'abbandono di alcuni peccati: lasciare qualche attegiamento sbagliato può essere motivato dalle desiderio umano. Ossia, una persona può lasciare la vita di orgia per sposarsi e vivere una vita di famiglia, però la ragione di esso non è Dio.

DA COSA DOBBIAMO RAVVEDERCI?

1- Dei giudizi imprudenti - Spesso, invece di pregare per le persone, siamo pronti da giudicarli. Piu che altro, nostri giudizi sono sempre a condannarli! (1Cor.4.5)

2- Dei piensieri vani - La malvagità che si insinua in nostri cuori. - Desideri malvagi, cattiveria, l'ira, prostituizoni, culpidigia, gelosia, invidia, ecc.

3- D'indebollire l'opera della grazia- spesso veniamo a meno com le nostre empegno verso Iddio. Non abbiamo passione, viviamo un cristianesimo leggero, senza afferrarci alla Parola!! lasciando il primo amore!!

4- Per non svilluparci nei talenti ricevuti – Dio ci fa ricolmi dei talenti, salute, soldi, casa, macchina, amici, fratelli, famiglia, in attesa che ci rivolgiamo all'opera Sua! Ma noi prefiriamo sempre prenderne le cose per cambiare la nostra propria vita.

5- Degli impegni che ne prendiamo e non li compiamo davanti Iddio – Quante promesse facciamo quando siamo davanti a Dio, o forse quando vogliamo qualche benedizioni?! Basta che ne abbiamo è damo le spalle al Signore!

6- Dalle ingratitudine che ci dimostriamo verso Dio- invece di ringrazie la pioggia, il sole, il freddo, il caldo, la primavera, la salute, la famiglia. Si prefere bestemiare la bontà di Dio verso di noi.

7- Dalla mondanità- Spesso ci comportiamo altretanto come quelli che non conoscono Iddio. Le cose della terra sono più piacevole a noi, che le cose che riguardano al Signore Gesù!invece di esserci luce del mondo, ci diventiamo tenebre come loro!!

8- Dalle divisioni del Corpo di Cristo - cerchiamo aiuto dei fratelli, nel senso delle loro preghiere, intercessioni. Però quando le cose vanno bene, li diamo le spalle. La chiesa (fratelli) sono appena un posto di soccorso e non luogo di comunione.

9- Dalle iniquità nel culto al Singore – Stranno, però spesso la vita cristiana ci sembra qualcosa di pesante, fastidiosa. Abbiamo fretta, impazienza nelle cose che riguardano a Dio. Quando ci ricordiamo del culto, vogliamo che qualcosa di diverso ci appare davanti, per avere un tipo di scusa al cospetto di Dio!!

Sermone Predicatto nella Chiesa Ravvivamento Bibblico
Breganze- Vicenza

Pastore Miqueias E. Vizoto
04.12.2011

domingo, 27 de novembro de 2011


                         SALMO 121
“IMPARANDO A SUPERARE I PROBLEMI”
Inizio: Tutti noi, ce ne abbiamo problemi! Siamo sfidati per la vita ogni giorno ad affrontare le
cose che in modo generali, sono cattive! Comunque, la cosa più importante non è se ci sarà
problemi, ma come noi ci comportiamo verso loro. La riflessione che ve ne propongo è proprio a
questo riguardo, “Imparare a superare i problemi!”
Il Samo 121 è un essempio de quei salmi che ci sfida a confidare nel Signore davanti alle
svariate prove que ci viene adosso. Penso che forse era tenuto il salmo più lodato del salterio,
piusttosto perché, come ve ne detto, tutti noi abbiamo dei problemi ad affrontare!
“ALZO GLI OCCHI VERSO I MONTI”
Il Salmista dice che aveva alcuni “monti” che atrarre il suo sguardo.
Punti da considerare:
1- Questi problemi del salmista: 1)- sono molti; 2)- svariate tipo 3)-se misero sempre
davanti al suo sguardo.
2- Vediamo quale sono i problemi (Monti) che ci sfidano ogni giorno:
a)- Problemi di natura fisica (malatie, cattive notizie dei medici)
b)- Problemi di natura psicologica (Paura, ansietà, depressione, panici, ecc)
c)- Problemi di natura finanziaria (Crise, lavoro, bolette, ecc)
d)- Problemi di natura Famigliare ( matrimonio, figli, fratelli, sorelle ecc).
DA DOVE MI VERRA' L'AIUTO??
Allora, questa dichiarazione rivela:
1- L'intensità dell'abbatimento nei confronti dei problemi- “sindrome di cavallette”
(Num.13.33). Come Israele davanti ai cananei!
2- La consapelovezza della propria debolezza- I problemi ci spinge alla consapevolezza che
siamo assolutamente limitati e non riusciamo a andarci avanti senz'aiuto!
Vediamo allora qualche principio che ci salta fuori:


1- SAPPIA CHE IL SIGNORE HA SOTTOCONTROLLO I NOSTRI PROBLEMI!
(vs 2)
Il Salmista riconosce che i monti (problemi), Dio li ha permesso per la nostra crescita
spirituale! Il Signore che ha fatto i monti, cioè, i monti ( problemi) sono permesso da Dio! I monti
sembrano grandiosi, ma ancora e sempre saranno sotto il controllo dell'Eterno!
2- IMPARI A MISURARE I TUOI PROBLEMA AVENDO DIO COME METRO.
(vs3)
Il mio aiuto vien dal SIGNORE. Il salmista ci insegna ad affrontare i problemi mettendoli
difronte a Dio! Non abbiamo un grande problema, ce ne abbiamo un Grande Dio! Quindi, ciò farà
tutta la differenza!
3- RICORDATI SEMPRE DELLA FEDELTA' DI DIO VERSO IL SUO POPOLO.
(vs.4)
Il Salmista si ricorda del “Dio di Israele”. Cosi volendo dire che siamo circondati di una
cosi nuvola di testimone della fedeltà di Dio verso i fedeli!! La Chiesa è una radunanza di persone
che ce l'hanno testemonianza sulla grandezza di Dio!! La Chiesa è un centro di fede!!
4- RICONOSCA LA PRESENZA DEL SIGNORE ACCANTO! (vs.5)
Il Salmista riconosce che Dio è davvero vicino, che è come l'ombra sua!. Cosi come non ce
l'ha fai togliere l'ombra tua, cosi Dio non riesce ad abbandonarti! Dio è con te, come l'ombra rimane
accanto!
5- DIO STESSO SI PROVEDERA DELL'ATREZZI CHE ABBIAMO BISOGNO!
(vs.6)
Il Salmista riferisce a “sole” e “luna”. Vorrebe dire che la sfida dei problemi potrà essere
lunga, stancante, però l'anima nostra non sarà mai soprafatta! Potrebbe esser lunghi giorni, però ce
ne avremmo atrezzi provedute da Dio, cioè: pazienza, grazia, fede, consigli, forza ecc.
6- SAPPIA CHE DIO SI PRENDERA CURA DEL PERCOSO DELLA TUA VITA.
(vs7-8)
Le minacce che ci viene adosso ogni giorno, non riescono a farci male. La maggior parte
delle cose in cui abbiamo paura non succederanno alla nostra vida! L'anima nostra sarà sempre
custodita da Dio!
Il Samista parla su: “uscita ed entrata”. Praticamente il modo logico sarebbe “Entrada ed
uscita”. Però il testo è giusto, perché ci insegna che stiamo in uscita dal grembro materno fino alla
tomba, quando davvero usciremo ed entreremmo nella nostra vera città. Il SIGNORE ci custodisce
della uscita del grembro fino ad entrarci all'eternità!!!


Sermone Pastore Miqueias Vizoto
Vicenza Italia
27.11.2011

segunda-feira, 21 de novembro de 2011

TROVANDO DIO SULLA TENDA DI CONVEGNO

LA TENDA DI CONVEGNO DI MOSE'
Esodo 33.7-11

      Or sappiamo che la fretta è stata la cosa più difficile da gestire in nostri giorni.  Israele al tempo di Mosè ebbe un atteggiamento affrettato, quindi, ciò  fu il  grande errori che  ha spinto Dio da loro lontano.
     Davanti a questo fatto, Mosè decise di andare ad un'altra parte, dove ha  piantato la sua  " Tenda di Convegno", cioè, un luogo lontano dall'accampamento  dove prima Israele n'aveva adorato al vitello d'oro. A questo punto, dobbiamo capire, perché Mosè prese questa decisione? Penso che Mosè ha reso conto che Iddio di Israele non c'era più. Ha capito che, allora non erano in gradi di andarsene verso la Terra Promessa. Quindi, va in cerca di  Yahweh per mezzo di una vita spirituali particolare. Ci credo , anche noi, dobbiamo renderci conto della assenza di Dio, ed imparare da Mosè a cercare comunione con L'Eterno! Ce ne capiamo:
1-  Rivolgersi a Dio è una scelta personale.
       "Mosè   prese la tenda, e la piantò per sè" -  La Bibbia dice che Dio sempre si lascia  trovare di quelli che Gli cercano, una volta che sia fatta attraverso di una disposizione veritiera! Geremia. 29.13-14.

2- Bisogna riconoscere che Dio è assolutamente lontano dal peccato.
     "Mosè ne la piantò a certa distanza dell'accampamento"- Già che Israele c'era stato un  comportamento sbagliato ed anche peccaminoso, per trovare Dio, soltanto riconoscendo  a lunghezza di Dio nei  loro confronti. La morte de Cristo fora delle porte c'entra che  n'è andato fuori portando i nostri peccati. L'autore di Ebrei ce ne racconta questo argomento 13.12-13.

3- Dobbiamo capire il vero valore di Dio.
     "Mosè la chiamò Tenda di Convegno"- il nome è stato dato da Mosè. Perché? Or, perché questo  era il significato della  Tenda nel suo bisogno. Questo discorso è chiaro nella parabola della grande Perla. Mt. 13.44-45.

4- Capire che Dio ce n'è accessibile.
    "Chiunque cercava il  SIGNORE, usciva verso la Tenda-  nonostante a essere una decisione particolare, cioè, da Mosè,  La Tenda n'era accessibile a chi voleva.  Non era una roba soltanto fatta per Mosè, più che altro, era il modo dire che Dio è sempre accessibile, piuttosto per mezzo di Cristo. (Giov.14.8-10)

LA POTENZA NELLA TENDA

1- La Colonna di Nuvola scendeva!!! Per mezzo della Sua presenza, Dio fissava il suo Santo carattere su Mosè! (Rom.8.29)

2- Tutto il Popolo si alzava ed adorava IL SIGNORE.  Il Mondo sarà sempre colpito per la vita di coloro che si arrendano al cospetto di Dio. 

3- IL SIGNORE parlava con Mosè!! Stupendo il modo per cui Dio ne stava parlando: 1) Faccia a Faccia - distacco per la prossimità della Parola di Dio. 2) Come un Amico - distacco per l'intimità delle cose dette.

4- Mosè rientrava all'accampamento. Nei confronti di Gosué, Mosè è stato più potente. Perché mentre quello non voleva tornare  in mezzo all'accampamento peccatore, Mosè se ne prendeva energia spirituali per ammaestrare Israele ed anche sopportare i loro peccati.

Che Dio vi benedica.
Sermone Predicato nella 
Chiesa Ravvivamento Biblico-Breganze-Vicenza
20.11.2011




segunda-feira, 19 de setembro de 2011

LA TENTAZIONE



COME RESISTERE DEGLI ATTACCHI DA SATANA
(Matteo 4.1-11)


   Noi operiamo in un ambiente di guerre spirituale ed   a volte non siamo riusciti a discernere la realtà di questa guerra. Quindi, dobbiamo capire due cose davvero  importante a questo riguardo:


1- Le Prove -  sono i mezzi  per cui Dio ne prende uso per produrre il meglio  in di noi. Anche se è qualcosa che ce ne porta dolore.


2- La  Tentazione - è lo strumento del diavolo per stimolare ciò che è di peggio di noi.
          Allora,  quando Dio  ci mette alla prova, anche se è dolorosa, Egli sta   generando qualcosa di buono nei nostri confronti. Mentre, quando  ci siamo messi alla tentazione il diavolo cerca  di fare apparire la nostra natura peccatrice.
           Gesù, è stato conosciuto come il  secondo Adamo, cosi dovrebbe  anche Egli essere provato. Però, ove il primo Adamo è stato fallito, Gesù Cristo fu grandioso. Quindi, ci insegna che si può resistere  degli attacchi di Satana tramite la Parola di Dio. Tuttavia dobbiamo capire i metodi per cui satana cerca da spingerci alla tentazione:


1- L'appello alla voglia carnale. 


      Il diavolo, suggerisce che Gesù soddisfa il desiderio. Fino qui, niente di male, però  il peccato sarebbe Gesù smettere di fidarsi al Padre che  per occasione del battesimo glielo disse d'essere il Figliuol diletto.  La tentazione è ad un primo livello, una soddisfazione  della carne.
      Per quanto riguarda  alla tentazione, c'è una scuola di pensiero, l'edonismo, che diceva d'essere il piacere carnale la cosa più importane nella vita,  neanche se ne era  sbagliato i metodi. Ma, domandate: Cos'è le opere della carne? Vediamo Galati 6.5-19 "  Ora le  opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione,  impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria,  inimicizie,  discordia,  gelosia, ire, contese, divisione, sètte, invidie, ubriachezze,  orge, e altre simile cose...."


2- L'appello alle domande dell'anima.


      Il diavolo ,sconfitto da Gesù, cerca colpirgli l'anima Sua, mettendo in dubbio la Parola di Dio. Gettarsi giù riguardava alle  paure, ansietà e domande che sono proprie dell'anima.  Dopodiché  c'era lo scopo di mettere Iddio  Padre in cattiva luce, facendolo muoversi verso Gesù. Il tentatore, sempre  ci verrà addosso con le domande  su carattere di Dio. 
       Quando queste domande ad entrano  al nostro cuore, caccia via la fede e rimane l'incredulità. Il Signore Gesù sconfisse  il tentatore  con la fiducia sulla Parola tramite la fede, perché era consapevole  che " Or senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio, deve credere che Egli è,  e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" ( Ebrei.11.6).


3-L'appello ad una deviazione del culto al Signore.


     La cosa piacevole al diavolo è ricevere l'adorazione. Allora, si non riesce nulla rispetto  alle nostre menti, verrà sulla nostra spiritualità. Egli farà tutto ciò che sia possibile perché Dio non venga essere adorato! Ha avuto un atteggiamento incredibile, cioè, desiderare che Iddio Potente venisse prostrarsi  ad una creatura schifosa e bugiarda!
    Allora, per quanto riguarda sulla chiesa, satana ci mette  in modo che non capiamo  le sue astuzie. Ci mette a deviare   l'adorazione dovuta a Dio. Come mai? Vediamo:
       a)- Lavorando perché gli uomini vengano adorarsi se stessi. Perciò Gesù diceva che per esser suo discepolo bisogna  negar il "se stesso".
       b)  Lavorando perché le creature siano adorati invece del Creatore. Da ciò che provengono l'adorazione delle stelle, astri ecc. Mentre dice la Bibbia: " non si trovi in mezzo  a te.... chi esercita la divinazione, né astrologo,  né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né  chi dice la fortuna, né negromante, perché Il Signore detesta chiunque fa queste cose..." (Deut.18.10-12)
       c)- Stimolando L'idolatria- il diavolo si piacque in vedere gli uomini prostrarsene dai idoli. Perché sa che Dio non riceve  il culto. Mentre nei idoli c'è proprio lui in essi. 
       d)- Promuove il culto alle ricchezze :  Gesù disse che: " Dov'è il tuo tesoro, li sarà anche il cuore tuo." Satana sa che bisogna  guidare i desideri  umani. Perciò stimola   l'umanità a fare del guadagno lo scopo della vita,  perché cosi Dio sarà dimenticato.  Adesso capiamo cosa ha detto Gesù: " non potete servire Dio e Mammona" (Matteo 6.19-24)


Conclusione:  Per avere il controllo sulla tentazione è necessario che Cristo abbia controllo su di noi! Cerchiamo la somiglianza con Gesù tramite le prove, però siamo attenti  alla tentazione per non assomigliarci a satana nella natura malvagia. 
Che Dio vi benedica.


Sermone Predicato  il 18.09.2011- Chiesa Evangelica Ravvivamento Biblico
A cura di Pastore Miqueias Vizoto
Vicenza- Italia 


(scusate gli errori)

quinta-feira, 18 de agosto de 2011

CHAMADOS PARA CONVIVER COM DEUS


Eu vou vos preparar lugar......
(Joao 14.1-14)


Introduçao.

O plano eterno de Deus sempre se relacionou com a “reconciliaçao” do homem numa comunhao eterna e espiritual. Paulo diz que Deus estava “em Cristo” reconciliando consigo todas as coisas. A propria declaraçao de Jesus sobre as “muitas moradas” vai além de questoes fisicas, mas se volta para essa convivencia eterna que foi quebrada pelo pecado. Nesse sentido, a vocaçao do Evangelho è um chamado aos homens para que sejam participantes novamente da familia de Deus atraves de Cristo.

Contexto:Jesus, profundamente convicto de sua missao reconciliadora, inicia um discurso de “despedida necessaria”. Procurando consolar os discipulos com a verdade de sua missao, que nunca foi ocultada, mas que devido a lentidao deles, ainda nao tinham compreendido. O alvo do Mestre é mostrar com seria o desdobramento daqueles tres anos de caminhada. Onde tudo aquilo terminaria. Seria na cruz de forma tragica? Toda os ensinos, principios, expectativas seria dissipadado com a realidade de Sua partida? Afinal, Jesus iria abandona-los? É diante desses questionamentos que Jesus explica aos seus amados alunos, o caminho da convivencia com Deus e que tudo faz parte do plano eterno.

O Objetivo: Mostrar que sua ausencia era tao necessaria para o instrumento da fè, como sua presença fisica nutria as aspiracoes politicas e sociais que eles alimentaram durante aquele periodo. E que a partida de Jesus nao estava demolindo suas expectativas, mas seria muito mais do que isso, seria um redimensionar aos limites da eternidade esse Reino que fora tao veementemente pregado.

A crise dos Discipulos: Tomé- qualquer apoio meramente racional aos fatos da fè, serà impossivel do Evagelho se instalar no coraçao humano. Filipe -a incredulidade pode se manifestar do mais irracional possivel, por uma suposta espiritualidade mistica, desprovida de qualquer fè. Interessante que como discipulos de Cristo, oscilamos entre uma incredulidade racionalista e uma incredulidade espiritualista!! Quando nao desejamos a logica dos fatos biblicos, esperamos qualquer tipo de manifestaçao metafisica, deixando de perceber aquilo que è essencial em Cristo, isto è, Deus-Homem.

Principios importantes para se conviver com Deus:

1- A ausencia fisica de Jesus è imprescindivel para o Projeto do Reino que tem a fè como elemento de chamamento. (Jo.14:1-4)
Como a ausencia do Mestre seria algo tragico para os projetos pessoais daqueles homens! A simples declaracao de uma “partida”, trouxe consigo uma carga de pensamentos frustrantes, ideias sobrecarregados de decepçao e um gosto amargo de que nada valeu a pena naqueles tres anos de caminhada. Contudo, as palavras de Jesus sao poderosas; Ele afirma que Sua ausencia fisica è tao essencial para o desenrolar do Plano Eterno como Sua presença era para a segurança daqueles alunos. O motivo è fascinante, ou seja, a ausencia do Mestre estabeleceria a Fè como instrumento de aproximaçao e convivencia com o Pai! A ideia de preparar uma “morada” vai alem de conceito fisicos e ou geograficos, mas tem a haver com o restabelecer da convivencia eterna que fora interrompida no Eden! E que teria na Fè, o passaporte para a entrada!! Sendo assim, a partida de Jesus apenas tornaria possivel aquilo que era o anseio dos proprios discipulos, ou seja, a vida no Reino de Cristo! Nada è mais exigente a fè do que a ausencia de Jesus. Os primeiros crentes do Antigo Testamento, andaram por fè, porque esperavam a concretizaçao da bendita promessa do Cordeiro de Deus! A igreja vive e caminha nos passos da fè atè a apariçao gloriosa de Nosso Senhor Jesus Cristo!

2- Que a ausencia de Jesus, antes de ser uma separaçao, seria uma uniao definitiva e eterna! (14:5-7)

Quando o Mestre diz que “ o lugar pra onde vou, voces sabem o caminho”, nao estava exigindo nada alem daquilo que eles ja sabiam; que o Plano Maior se concretizava na reconciliaçao definitiva de todas as coisas, e que Ele permaneceria tao proximo dos discipulos atraves daquilo que è a triade do Evangelho: Caminho, Verdade e Vida. Sua resposta a Tomè visa suprir toda a logica existencial inserida do questionamento desse discipulo. Por Caminho, Jesus esta dizendo: Voce estarao comigo, se permitir que Eu seja a sentido das geografias pessoais de suas vidas. Voces encontrarao Deus, se permtir que Deus vos encontre! Em outras palavras, “se voces escolherem a Mim como caminho para seguir nas vossas escolhas, entao estarao habitando na casa do Pai! E ainda, por Verdade, Jesus estabelece que essa convivencia seria preservada pela manutençao de uma psicologia pessoal voltada para aquilo que Ele ensinou como mandamento do Pai. A menos que Jesus se torne a Verdade para os anseios da alma, que diariamente clama pelo sentido da existencia, cada discipulo se manteria longe da convivencia com o Eterno. E por Vida, (Ele) estabelece que o resultado desse direcao tomada em direçao a Ele, a decisao de fazer dEle a Verdade para os questionamentos da existencia humana, naturalmente encontrariam a Vida ( zoe) de Deus pulsando dentro do espirito humano. Uma vida que ultrapassa os anseios biologicos, psiquicos do ser, mas que vai para as dimensoes da eternidade, atingindo uma convivencia perpetua com Deus!

3- Que qualquer um que visualiza Nele a Comunhao do Pai, compreendeu a Mensagem do Evangelho! (14:8-11)
Como ja disse, a incredulidade de Filipe se manifesta de modo diferente à de Tomé. Enquanto esse exige explicaçoes logicas, aquele espera manifestacoes sobrenaturais! Mas a resposta de Jesus a Felipe revela algo surpreendente: que a revelaçao do Evangelho acontece do reconhecimento da Divindade presente nas Obras e Palavras de Jesus Cristo. Aquele que consegue discernir o “Deus conosco” atraves do simples homem de Nazarè, entendeu a fè! Jesus afirma que Suas Palavras è Deus ensinando os homens! Nao como principios, mas com Propria Vida do Filho! O mundo fantastico do Evangelho è a graça de discernir o Deus presente, falando, se comportando, ensinando a humanidade na Encarnaçao do Verbo! A fè salvadora acontece quando nossa compreensao salta da visao meramente historica do Cristo, para reveleçao do Deus Encarnado e vivendo entre nos cheio de graça e de verdade! Foi essa a declaraçao de Pedro “ Tu és o Cristo de Deus!” ( Mat.16:18 ss), que por intervençao do Espirito Santo transportou a compreensao do nivel humano-historico, para o Eterno-Divino! Sendo assim, quando Jesus ensinava, era Deus ensinando-nos, quando curava, era Deus curando! Todo Seu comportamento era Deus se comportando entre nos!

4- Que a Convivencia com Deus seria estabelecida ja nesse tempo, e seria desfrutado pelo mecanismo sobrenatural da Oraçao.(14:12-14)

Realmente é algo fantastico a segurança que Jesus comunica aos seus alunos! Ele consegue faze-los compreender que sua partida nao separava, mas unia! Que agora, os discipulos nao teriam apenas Ele por perto, mas existiriam numa dimensao de comunhao tao intensa e profunda que viveriam inseridos na convivencia com o Pai, assim como Ele, Jesus, viveu seus dias na terra. E que a Oraçao seria o caminho mais rapido e seguro para manutençao daquele processo que se iniciou na Galileia. Ele diz: “aquilo que voces pedirem em meu Nome, serà feito para que o Pai seja glorificado no Filho”. Nesse sentido, todas as vezes que oramos, nossas oraçoes sao mecanismo de glorificaçao do Pai atraves do filho, que nos preparou esse “lugar” de convivencia com o Pai. O Filho nos trouxe para a Familia de Deus! O Mestre, entao esta nos ensinando que quando oramos, adentramos em fè e confiança na Presença de Deus, e podemos orar com confiança que no Nome de Jesus serà feito, pois è assim que o Pai è glorificado por meio do Filho. Deus gosta que oramos! Jesus è honrado e o Pai glorificado quando pelo Espirito Santo, nos dirigimos a Ele! Talves seja por isso que o diabo procura impedir as pessoas de orar. Pois ele sabe que a oraçao nos transporta pra dimensao da existencia de Deus, e Deus agi na nossa dimensao humana!!! Nesse sentido, nos basta apenas orar ( falar) com o Pai, no Nome de Jesus, e Pai nos responde, porque assim o Filho nos preparou o lugar e o direito de faze-lo!


Pastor Miqueias E. Vizoto
Vicenza-Italia
Agosto 2011

domingo, 7 de agosto de 2011

Entardecer da Alma

Entardecer da Alma

1Alguém afirmou: “É bem mais fácil recebermos um sorriso, quando sorrimos para alguém.” O maior problema das pessoas na atualidade, é ver a vida como um fardo imposto por Deus. Há aqueles que não conseguem ouvir os cânticos dos pássaros, o barulho das crianças brincando no quintal, o brilho do sol retocando a beleza da natureza criada. Suas vidas estão reduzidas a um negativismo, letargia e profunda tristeza, e tudo que percebem, é apenas um crepúsculo cinzento. É como se vissem o a vida através de uma televisão preto e branco. Basta ouvir suas palavras e logo notar-se-á um amargor, uma crítica e até mesmo uma revolta contra Deus. Mas, então, o que fazer? Como dar um toque colorido à vida? Como contribuir para que o dia se torne mais belo e interessante ou prazeroso? Creio que tudo se resume em uma única palavra: ALEGRIA!. Essa é a mola propulsora para buscar a excelência de uma dia de vida. Nosso problema é que ou nos prendemos ao passado em suas dores e traumas, ou então, vivemos a ansiedade de um futuro desconhecido e incerto, e pior, o presente, que é o que realmente importa, passa despercebido! A alegria é essencial para uma vida saudável. É o dispositivo divino para nos levar à apreciação de nossa própria existência e do ambiente em que vivemos! Basta um sorriso, e a vida tomará novo sentido. Apenas um sorriso! Justamente porque quando você sorri pra vida de Deus, o Deus da Vida, sorri pra você!! Experimente colocar uma pitada de alegria em seu casamento, ou em seu dia de trabalho, ou em seus momentos de relacionamento com as pessoas. Você irá perceber a vida mais bela do que imagina. A Bíblia Sagrada afirma: “ o coração alegre, aformoseia o rosto” mas a tristeza faz secar os ossos!! Guarde isso: “Um sorriso nada custa mas cria muitas coisas. Enriquece os que recebem sem diminuir as riquezas dos que dão. Não pode ser comprado, mendigado ou roubado, porque não é um bem terreno de ninguém, até que seja doado. Ninguém necessita mais de um sorriso, como aquele que não o tem para dar” . Comece a realçar sua vida com a alegria, manifestada através de um simples SORRIR!! Ore: “restitui-me a alegria da tua salvação” (Salmos 51:12). Os grandes vencedores da vida sempre foram pessoas determinadas e alegres!!! Descubra o poder dessa verdade!

Pr. Miquéias E. Vizoto
Igreja Avivamento Bíblico